L'evoluzione del Wrestling

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    Twinkle twinkle little slut, name a guy you haven't fucked ......

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    Quella mattina qualcuno gli aveva inviato un messaggio anonimo. Un messaggio nel quale c'era l'impronta di un folle, forse, di un pazzo che andava dicendo di potergli ricostruire una reputazione che, sinceramente, aveva perso dopo il fallimento della Wrestling League Evolution. A dire il vero, aveva tentato in tutti i modi di riprovarci, di impedire all'ego altrui di impossessarsi della sua reputazione, della sua dignità, ma sapeva bene che gli sforzi non gli avrebbero riportato indietro tutto quello che si era conquistato sul campo. Ed era proprio per questo che non aveva niente da perdere. Il suo ultimo match che aveva commentato (quello tra Max Cougar e Viktor Orton nella CWL) gli aveva dato qualche giorno di importanza per poi far finire tutto nel dimenticatoio. E sebbene quel messaggio non lo avesse convinto appieno, una vocina gli era entrata nella testa suggerendogli di far qualcosa. Doveva accettare l'invito.

    “ Questa sera alle nove ci incontreremo al Mary Streep House. Voglio che siate puntuali perché ne va della vostra reputazione “.

    Reputazione. Eccola lì, la puttanella.
    Un taxi si fermò proprio davanti all'ingresso del locale. Un locale che, tuttavia, aveva tutta l'aria di essere chiuso. Strano.

    “ Quanto le devo? “

    Il tassista non fiatò e gli passò un bigliettino.

    “ E' già stato tutto pagato. Si preoccupi solo di mantenere segreto questo incontro e il resto verrà da sé “

    “ Ma certo. Ho sempre voluto starmene lontano dai guai e di certo non farò eccezione stavolta “

    Pensò a tra sé e sé l'ex proprietario della WLE.
    Ringraziò il tassista e, una volta guardatosi attorno più volte, decise di prendere la strada del Mery Streep House. Il suo sguardo, tuttavia, era perso ancora in quel messaggio anonimo. Chi diavolo c'era dietro? No. Lui è sempre stato una persona calma e, come si ripeteva spesso, voleva starsene lontano dai guai. A meno che qualcuno o qualcosa non lo costringesse a farlo ma diciamo che quella era una strada che non contava, almeno non in quel momento.
    Si fermò davanti all'ingresso del locale e, sollevando lo sguardo, notò una piccola lucina rossa di una telecamera che, per qualche istante, era rimasta a fissarlo come un trofeo degno di nota. Poi, improvvisamente, la porta automatica sì aprì e il nostro protagonista decise di entrare senza farselo ripetere due volte.

    “ Neanche alla CIA “

    Pensò mostrando un sorriso non troppo dispiaciuto. In effetti, quella situazione lo stava attraendo. Nonostante l'oscurità del locale, nonostante non fosse a conoscenza dell'identità del misterioso individuo che lo aveva contattato, percepiva qualcosa di differente. E in cuor suo sperava in qualcosa di positivo.
    Vide un tavolino, accanto al quale si imbatté in una strana figura mascherata. Una figura femminile che lo invitava a sedersi.
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    La figura indossava una maschera anti gas rappresentante un coniglio nero. Cos'era una specie di scherzo?
    Gli intimò di tacere e allora decise di prenderla in parola. Gli scricchiolii che lasciò quella vecchia e logora sedia di legno gli riportarono alla mente i giorni post WLE ed il senso di terrore aumentò quando si accorse di non esser solo. No, il vecchio tavolo rotondo ospitava altri tre individui. Cercò di trovare i loro volti ma l'oscurità del locale non glielo permise. E allora attese. La pazienza è la virtù dei forti, avrebbe detto qualcuno. La sagoma femminile, che fino a qualche istante prima era al suo fianco, si mosse in avanti in direzione dello stage. E vi ci salì. Poi una voce.

    “ BENVENUTI AL MARY STREEP HOUSE “

    La voce, peraltro palesemente modificata, proveniva dallo stage stesso. Ma non era stata stata la figura femminile ad aver parlato. No. Poi, una luce. Una luce che ci mostra la presenza di un'altra figura. Non una donna, no.
    Dall'oscurità fuoriuscì una maschera, molto simile a quella della figura femminile. Solo che stavolta l'uomo gli incuteva non più un senso di interesse bensì un senso di puro terrore. Con il suo dito medio l'individuo indicò proprio lui.

    “ Non è stato difficile averti qui tra noi, Nick Winder “

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    Edited by johnpranzo - 11/6/2020, 12:38
     
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